Il volume “Le guerre italiane, 1935-1943” di Rochat, ci porta a conoscere un mondo non molto chiaro e spesso dimenticato dalla storiografia italiana: le numerose guerre che il fascismo combatte senza sosta dal 1935 al 1943, anche se si può partire ancora prima, dal 1922, anno in cui il fascismo prese il potere.
Vent'anni di sanguinose, violente e distruttive guerre di conquista, verso popoli inermi e spesso condotte con grande brutalità senza risparmiare nessuno. Dalla riconquista della Libia, alla creazione in Etiopia di un fragile Impero subito perso fino all'intervento nella guerra civile spagnola. Una breve guerra contro la Francia sulle Alpi. La spedizione in Grecia conclusasi con un fallimento. Contro gli inglesi in Nord Africa e nel Mediterraneo con risulti alterni. La difficile occupazione dei Balcani e la fallimentare spedizione in Russia sulle rive del Don.
Guerre condotte senza una linea direttiva ben precisa, dettate solo dalle esigenze dell'espansionismo e imperialismo fascista e dalla volontà di Mussolini di conquistare il tanto agognato “Posto al sole”.
La superficialità con il quale queste guerre furono affrontate, dall'insufficienza nella preparazione degli alti comandi, truppe poco addestrate e organizzate a questi nuovi tipi di guerra, le quali riuscirono anche nei momenti più difficili a dimostrare le loro capacità di resistenza e sacrificio in conflitti che non avevano capito e combattevano per disciplina, orgoglio, fratellanza e attaccamento alla divisa.
Giorgio Rochat, uno dei principali storici del fascismo e grande conoscitore delle sue guerre, ci racconta con questa monografia (che ho incontrato nel corso dei miei studi universitari) dal linguaggio semplice e che non trascura fatti ed episodi con l'aiuto di mappe, tabelle, testimonianze e dati d'archivio, quello che sono stati questi conflitti e il contesto nel quale sono nati: dalle posizioni e scelte di Mussolini fino all'alleanza con la Germania di Hitler e per concludere con la catastrofe che ha portato agli eventi del 25 luglio e dell'8 settembre 1943 e alle sue conseguenze ben note.
Guerre tragiche e drammatiche allo stesso tempo che la nostra nazione non deve assolutamente dimenticare e sopratutto con l'obiettivo di far cadere il mito ricorrente di “Italiani Brava Gente”.
Consigliato da Nicolò Picotti
Giorgio Rochat, Le guerre italiane 1935-1943. Dall'impero d'Etiopia alla disfatta, Torino, Einaudi 2008