Associazione Casa della Resistenza

Parco della Memoria e della Pace

 

Il treno dei bambini

 

Napoli, inverno 1946.
La guerra è finita, ma non la fame e la miseria. Nei vicoli dei quartieri spagnoli di Napoli i bambini si nutrono di tozzi di pane o di quello che trovano o rubano al mercato, camminano a piedi scalzi, perchè le famiglie non hanno i soldi per comprare le scarpe e i piccoli imparano molto presto l’arte di arrangiarsi.

"Il treno dei bambini" si rifà ai “treni della felicità” che sono partiti davvero per il Nord ma va oltre, perché l’ambiente diverso, lo studio, l’esempio di persone diverse da quelle del “rione sanità” cambieranno completamente Amerigo, il protagonista, e gli faranno fare delle scelte diverse.

Amerigo è un bambino di otto anni, figlio di Antonietta che prima di lui ha avuto un altro figlio, che però è morto a tre anni. Il padre non c’è, forse un giorno tornerà dall’America, dove è andato (secondo Amerigo).
Incontriamo Amerigo e Antonietta nella prima pagina del libro, mentre si recano in un locale del comune, dove una signorina di nome Maddalena Cresciuolo, che dice di aver combattuto contro l’oppressione dei nazisti, si congratula con Antonietta, perché sta facendo un regalo al figlio. Il P.C.I. ha organizzato dei treni speciali per portare i bambini di Napoli in Emilia e Antonietta, pur sentendosi in colpa, vuole offrire questa opportunità al figlio. Amerigo partirà assieme a tanti altri bambini, rimarrà ospite di Derna, per alcuni mesi, andrà a scuola, incontrerà e passerà le sue giornate con la famiglia della sorella di Derna e si affezionerà ad Alcide, il capofamiglia, che lo tratta come uno dei suoi figli. Amerigo imparerà a suonare il violino e quando ritornerà a Napoli scapperà di nuovo verso il Nord e tornerà soltanto parecchi anni dopo per il funerale della madre. Questo ultimo ritorno gli farà capire tante cose, soprattutto riguardo alla madre, che è una figura molto bella.

La scrittrice Viola Ardone riesce con grande maestria a dipingere con tratti scarni ma incisivi il carattere e la personalità di Amerigo e di Antonietta. Molto realista risulta anche la descrizione del momento storico in cui è ambientato il romanzo. La solidarietà tra Nord e Sud che si respira in questo libro fa riflettere.

 

Consigliato da Gemma Lucchesi

 

> catalogo della biblioteca

 

Viola Ardone, Il treno dei bambini, Torino, Einaudi, 2019

 

Sul tema puoi leggere anche l'articolo "Un'altra vicenda ritrovata: i 'bambini di Cassino' all'asilo fratelli russi di Trecate" di Maria Grazia Alemanni apparso su Nuova Resistenza Unita, Anno 18, n° 2 (2018):

"Un'altra vicenda ritrovata: i 'bambini di Cassino' all'asilo fratelli russi di Trecate" di Maria Grazia Alemanni