
La ricchezza della Resistenza si deve anche ai generosi apporti di una miriade di famiglie che non smisero mai di lottare. La maggior parte di queste storie non sono andate oltre la dimensione dei ricordi familiari e i confini di un territorio ristretto. Anche per questo è importante il libro di Renata Pasquetto sulla famiglia Venegoni di Legnano.
Una città industriale con al centro il grande complesso della Franco Tosi, una famiglia di lavoratori, quattro fratelli operai, tutti con un ruolo significativo nella lotta antifascista e nella storia del movimento dei lavoratori: Carlo, Pierino, Guido e Mauro, Medaglia d’oro al V. M, massacrato dai fascisti nei pressi di Busto Arsizio il 31 ottobre 1944.
La ricostruzione biografica della Pasquetto, che si avvale della Prefazione di Aldo Tortorella, come ricorda il presidente ANED Dario Venegoni, «corona diversi decenni di ricerche e di studi» e di collaborazione con i famigliari. L’autrice si muove tra testimonianze, lettere, fonti archivistiche, bibliografia e un’interessante documentazione fotografica. Le vicende della famiglia Venegoni sono saldamente ancorate ai mutamenti socio-economici e politici che hanno trasformato Legnano in una delle tante «Manchester d’Italia» e hanno attraversato la storia italiana della prima metà del Novecento. Dopo vent’anni di opposizione, pagata con il carcere e il confino, già al principio del novembre 1943, l’Organizzazione comunista dell’Alto Milanese dei fratelli Venegoni diffonde clandestinamente decine di migliaia di copie de “Il Lavoratore”, poi tiene contatti con i partigiani in Valgrande, guida gli scioperi nelle grandi fabbriche dell’Est Ticino e l’azione del 101° GAP. La capacità critica e la coerenza con la quale i Venegoni, e in particolare Mauro, avevano affrontato l’aspro dibattito nel PCd’I e nell’Internazionale, aveva procurato loro le accuse improprie di bordighismo, di trotzskismo e più genericamente di estremismo. In realtà erano «uomini liberi» e lo erano perché comunisti profondamente legati alle istanze della classe a cui appartenevano. Ne sono prova lo spirito unitario con cui collaborarono nel CLN e parteciparono alla lotta armata e la decisione, nel luglio 1944, di confluire nel PCI per rafforzare il fronte antifascista in un momento cruciale.
La narrazione della Pasquetto, che si ferma alla Liberazione e ai funerali di Mauro celebrati un anno dopo il martirio, sottolinea la continuità tra antifascismo e Resistenza, mette in evidenza le specificità dell’opposizione operaia, indica il fertile terreno delle dinamiche familiari come interessante spunto di approfondimento storiografico. Rimane sullo sfondo del libro la suggestione di un rapporto rovesciato fra città e montagna con flussi crescenti dalle aree urbane alle Alpi, in questo caso piemontesi, di mezzi, idee e uomini. L’attività dei fratelli Venegoni, come rileva Claudio Pavone e come dimostra il contributo dei partigiani che alla loro scuola si erano formati e che nel nostro territorio combatterono, ne fu parte integrante.
Consigliato da Angelo Vecchi
Renata Pasquetto, Mauro Venegoni e i suoi fratelli. La vita e le battaglie di una famiglia antifascista di Legnano, Milano-Udine, Mimesis edizioni, 2023, pp. 471