Associazione Casa della Resistenza

Parco della Memoria e della Pace

 
Per: Storici
Un bel libro di Mimmo Franzinelli, storico, studioso del fascismo e dell’Italia repubblicana (Rizzoli, 2015).
Per: Tutti
«Credo che la celebrazione del centenario della Prima Guerra Mondiale non abbia alcun senso se non chiediamo scusa per il tradimento di cui siamo stati colpevoli nei confronti dei giovani e dei milioni di morti in quel conflitto». Ermanno Olmi, classe 1931, usa parole dure parlando del suo "Torneranno i prati". Un film che non è sulla guerra, ma sul dolore della guerra.
Per: Tutti
Ci sono libri belli e importanti nei quali ci s'imbatte quasi per caso. E, quando capita di averli tra le mani, è una gioia poterne scorrere le pagine e leggerli. “Destini” di Cor­rado Sta­jano è uno di questi.
Per: Tutti
“Partizani: la resistenza italiana in Montenegro” è un bel film di Erik Gobetti, giovane e brillante storico torinese, autore di libri importanti come “Alleati del nemico. L'occupazione italiana in Jugoslavia 1941-1943” (Laterza 2013) e “Nema problema! Jugoslavie,10 anni di viaggi” (Miraggi 2011). Il film è stato prodotto dall’Istoreto di Torino, grazie a un contributo del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale piemontese.
Per: Tutti
Più che un libro è una finestra spalancata sul Mediterraneo, sui moli e le banchine, sulle sagome delle chiese e l’architettura delle case, sui fari delle coste e gli itinerari delle carte nautiche. Leggerlo equivale a sfogliare le pagine di un dizionario di gerghi, espressioni, idiomi. Nel suo “Breviario mediterraneo”, Predrag Matvejević ricostruisce pazientemente la storia di una parola - "Mediterraneo" - e rievoca gli infiniti significati che essa include, guidando il lettore alla scoperta della sua geografia, dei saperi - concreti, importanti - della cultura dell'olivo e il diffondersi di una religione, le tracce permanenti della civiltà araba ed ebraica, le parlate che cambiano nel tempo e nello spazio.
Per: Tutti
"Storie che s'intrecciano, antiche, vecchie, nuove; pescatori, donne, finanzieri, contrabbandieri di sale, acciugai... in tutto il libro si sente il profumo dell'aglio rosa, del salso del mare, delle valli nascoste e della Olga, la rossa di capelli che passa nelle pagine come una cometa tra i picchi delle montagne". Così, Mario Rigoni Stern descriveva con efficacia “Il salto dell’acciuga”, un bel libro di Nico Orengo che venne pubblicato nel 1997 da Einaudi nella collana I coralli.
Per: Ragazzi
Nel centenario della Grande Guerra si moltiplicano le pubblicazioni su questo argomento. Tra le tante proposte alcune trattano di vicende singolari e lanciano messaggi di speranza come il libro "La tregua di Natale. Lettere dal fronte", a cura di A. Del Bono, il romanzo per ragazzi "La notte in cui la guerra si fermò" di James Riordan e il film “Joyeux Noël. Una verità dimenticata dalla storia” (2005).
Per: Tutti
"Pane nostro", bel libro di Predrag Matvejević, è il frutto di un lavoro lungo vent'anni. Quella del pane, infatti, è una grande storia che viene da lontano, dal tempo in cui i nostri antenati si stupirono per la simmetria dei chicchi sulla spiga, fino a oggi, dove miliardi di esseri umani ancora soffrono la fame e sognano il pane, mentre altri lo consumano e lo sprecano nell'abbondanza.
Per: Tutti
“Bosnia, l’Europa di mezzo. Viaggio tra guerra e pace, tra Oriente e Occidente” è il titolo dell’ultimo libro di Marco Travaglini, da qualche giorno nelle librerie. Il volume è edito da Infinito, con la prefazione degli storici Gianni Oliva e Donatella Sasso. Infinito edizioni è ormai la realtà editoriale italiana più attenta ai Balcani, e in particolare alla Bosnia Erzegovina. Per dimostrarlo, la casa editrice ha preparato un autunno/inverno ad altissimo livello per i lettori appassionati di vicende balcaniche e per chi voglia finalmente avvicinarsi all’argomento. Il libro di Travaglini è il primo di questa nuova fase.
Quali sono le ferite della grande guerra che il territorio e la gente del Nordest si porta ancora addosso? E quanto fanno male cento anni dopo? Quali fantasmi si aggirano ancora sui campi di battaglia?