Associazione Casa della Resistenza

Parco della Memoria e della Pace

 
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Il 17 marzo 1861, esattamente 160 anni fa, veniva proclamata l’unità d’Italia, frutto di cinquant’anni circa di guerre, di tante idee e di tanti sogni anche se non tutti realizzati. Il grande sogno di Garibaldi di dividere ai contadini la terra per cui lavoravano, le promesse fatte prima di iniziare una battaglia e cadute nel nulla prima che la battaglia finisse, sono state la causa per cui è divampata la guerra civile nel sud Italia o quel fenomeno che venne chiamato ”brigantaggio”.
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Per valsesiani ma non solo, l’ultimo saggio di Alessandro Orsi sulla “Piassa Granda”, la piazza principale di Borgosesia. L’autore ci immerge in un andirivieni di percorsi ciclici che si dipanano dal corpo animato della piazza per farvi puntualmente ritorno al termine di ogni vicenda narrata, di ogni storia personale e collettiva inseguita nei suoi sviluppi.
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In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna vi proponamo: quattro storie di donne, quattro donne vissute nella prima metà del secolo scorso, quattro donne che hanno partecipato alla vita sociale e politica dei paesi in cui si sono trovate e hanno lottato per affermare e dimostrare le loro eccezionali capacità creative.
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La lettura del libro di Eric Gobetti sulla questione del “confine orientale” è prima di tutto un triplice atto di Resistenza: alle intimidazioni sempre più invasive di marca nazionalista che colpiscono ogni seria ricostruzione storica; all’imbarbarimento del dibattito politico e culturale che sta erodendo le basi stesse del lavoro storiografico; allo svuotamento progressivo della L. 93/2004, istitutiva del “Giorno del ricordo”.
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Tra storia fantasia e suspense... “Questo romanzo è un’opera di fantasia” premette l’autore ma il riferimento storico dell’Olocausto del Lago Maggiore del settembre-ottobre 1943 è preciso e documentato da una sezione conclusiva di Note storiche che si sono avvalse dell’archivio online del Centro di documentazione della Casa della Resistenza.
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Un romanzo che si legge lentamente per paura di quello che verrà dopo, un romanzo le cui pagine si rileggono per capire meglio, per imprimere le parole che lo scrittore ci dice o ci vuol dire, un romanzo che racconta le sensazioni, i sentimenti di chi era lontano ma aveva il cuore Lì, un romanzo che non si dimentica facilmente ma su cui si torna a riflettere il giorno dopo che si è finito e il giorno dopo ancora e poi ancora...
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Siamo negli anni ’20, nel Sud Tirolo, esattamente in un piccolo paese: Curon. La protagonista è una donna di nome Trina, che racconta la sua vita alla figlia che le hanno portato via. Trina studia per diventare maestra, un lavoro che la entusiasma, ma appena diplomata deve scontrarsi con la Storia...
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Il bilancio del fascismo rimane purtroppo un conto aperto che Francesco Filippi si propone di indagare e approfondire.
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Napoli, inverno 1946. La guerra è finita, ma non la fame e la miseria. Nei vicoli dei quartieri spagnoli di Napoli i bambini si nutrono di tozzi di pane o di quello che trovano o rubano al mercato, camminano a piedi scalzi, perchè le famiglie non hanno i soldi per comprare le scarpe e i piccoli imparano molto presto l’arte di arrangiarsi.